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GLI STILI EDUCATIVI

  I due principali gruppi sociali   Gli stili educativi Gli stili educativi sono i modi diversi che adottano le famiglie per educare i figli. Esistono quattro tipi di stili educativi e ognuno di esso incidono sul carattere dei figli. •  Lo stile autoritario, è rappresentato da genitori che esigono obbiedenza e sottomissione da parte dei figli senza cercare il dialogo. Vogliono che il figlio sia perfetto o semplicemente essere dominatori, punitivi e freddi. Nel primo caso generano al figlio ansia di prestazione e bassa autostima, invece nel secondo caso paura, debolezza e la ricerca di approvazione. • Lo stile permessivo, evita i divieti, non assegna regole e accetta gli impulsi e i desideri. I genitori pensano di proteggere i figli dalle difficoltà e i dispiaceri, mentre non danno nessuno riferimento e producono nei figli disorientamento e insoddisfazione. Il soggetto genera un sentimento di debolezza, insicurezza, superficialità e onnipotenza interiore.  • Poi il terzo stile definito

ANZIANITÀ

Eta  cronologica= dalla nascita fini alla morte  Età affettiva= condizione psicologica di una persona  Età percepita= quelle che una persona di sente  Eta sociale= quella che gli altri    ci attribuiscono  La percezione sociale del anzianità  L’invecchiamento sociale è determinato dai nuovi ruoli dovuti alla cessazione dell’attività lavorativa è un invecchiamento psicologico. Stereotipi sull’anzianità A ogni età corrisponde un modo di essere trattati, rispettati e considerati dal resto della società. In una società che dà troppa importanza alla produttività e all’aspetto fisico, si verificano di frequente casi di discriminazione basati sull’età. Rischi degli anziani, malattie, fame, beni reali. Barriere generazionali, stereotipi difficili da sradicare  La condizione degli anziani La solitudine diventa una condizione sempre più, Decesso del coniuge e dei conoscenti più o meno coetanei. La maggior parte delle persone sopra settant’anni vive da sola: tra queste la maggioranza è costituito

IL MOBBING

  Il mobbing indica un fenomeno di bullismo tra adulti nel mondo del lavoro. Una persona diventa la vittima di uno o più colleghi e per ogni minimo pretesto viene sfruttata per rimproverarla e isolarla. A differenza del bullismo tra giovani, la violenza nel mobbing    è spesso sottile; la vittima viene di solito perchè è più indifesa o perchè è nuova nel gruppo di lavoro. Per esempio trasformando la vittima in “caso problematico” considerandola una persona associale è incapace di integrarsi  Le conseguenze possono essere gravi determinando assenza o addirittura allontanamento definitivo dal lavoro fino a casi estremi di suicidio. Le molestie morali Le molestie morali sono l’insieme di atteggiamenti che intercorrono tra due individui e che causano un danno psicologico profondo a uno dei soggetti implicati nella relazione.  La famiglia e il luogo di lavoro sono i principali spazi relazionali in cui avviene questo tipo di violenza. In questo genere di relazione abbiamo un aggressore e un

LA PERCEZIONE SOCIALE

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la prima impressione  Quando entriamo in un gruppo o conosciamo nuove persone scatta subito il meccanismo dell'impressione. Diverse ricerche psicologiche hanno mostrato che le persone decidono come comportarsi con gli altri in base a pochissime informazioni raccolte nei primi incontri. Nella nostra mente è come se fossero conservati alcuni schemi dentro i quali cerchiamo di collocare le persone che incontriamo. giudicare se stessi e gli altri  quando giudichiamo una persona dalle prime impressioni, tendiamo a pensare che il suo comportamento sia frutto della sua personalità profonda, e quindi sia qualcosa di stabile fisso. Gli psicologi hanno dimostrato che nei casi in cui dobbiamo giudicare gli altri, tendiamo spesso ad attribuire la causa di un comportamento alla persona stessa e alle sue abilità, non alla sfortuna o a qualche altro motivo esterno. Se dobbiamo invece giudicare noi stessi nelle stesse situazioni, tendiamo a essere meno severi. Però, quando facciamo qualcosa di pos

LE DIFFERENZE TRA SESSI

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 innanzitutto bisogna distinguere il sesso biologico e identità sociale del genere.  ogni individuo nasce  dotato di un sesso biologico di un certo tipo, l'identità di genere non appare come qualcosa di innato, ma come prodotto dell'immediata categorizzazione ricevuta alla nascita. Si diventa consapevoli dell'identità di genere all'età di circa due/tre anni tale identità si rafforza poi durante la pubertà e, col tempo, tende a fissarsi per il resto dell'esistenza I genitori svolgono un ruolo importante nella definizione dell'identità di genere dei bambini: scelgono i primi giocattoli in cui la distinzione tra sessi è presente, oltre a oggetti di colore rosa o azzurro a seconda del sesso, introducendo un'ovvia ma sottile differenza anche nel "mondo dei colori" di un infante, insieme a molti altri elementi ambientali e comportamentali. Durante la crescita, soprattutto nell'età compresa tra i sette e i nove anni, maschi e femmine raggiungono la fa

IDENTITÀ E RUOLI SOCIALI

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  se : l’identità di una persona, insieme di credenze che una persona ha di se stessa sé materiale : percezione di un corpo (oggetti) Sé sociale :riconoscimento da parte degli altri e sul proprio ruolo nella società Sé spirituale : propri atteggiamenti, personalità Sé percepito : come ci vediamo Sé ideale : come vorremmo essere  criteri sociali :  raggruppando gli individui ogni società (gruppi, classi, categorie) offre percorsi prestabiliti che conducono alle identità prestabilite  come siamo classificati dalla società ? - età, genere : criteri universali di classificazione, i gruppi basati sull’età sono giovani adulti e anziani, sono quelli principali - lingua : la comunicazione e ciò che contribuisce allo sviluppo del Self. la lingua è importante perché consente all’individuo di apprendere il ruolo degli altri  - nome proprio : il nome può essere uno strumento per collegare le persone a un luogo, un mestiere e una famiglia, da noi come in altre società questo sì sta perdendo - cl

Non esiste prospettiva senza due punti di vista!

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Hai mai pensato a quanti modi diversi ci sono di vedere e vivere il mondo? Il titolo di questo laboratorio è un richiamo di una canzone: “Si scrive schiavitù, si legge libertà” indica come la realtà sia complessa e come ci appare al primo sguardo. È importante essere consapevoli di altri punti di vista, senza porre al centro il proprio punto di vista. SPEED DATE: è un gioco che permette di conosce altre persone e avere la consapevolezza che ci siano altri pensieri. Il gioco consiste nel sedersi a turno davanti ad ogni compagno di classe per circa 2/3 minuti, si parlerà dopo di contatto visivo, solleverà una tensione ed imbarazzo, che verrà placato all’inizio di un dialogo  LA LEADERSHIP   Il leader é un membro del gruppo che acquisisce un ruolo particolare, UNA POSIZIONE DI SUPERIORITÀ  Il leader esercita sugli altri attraverso modalità che possono essere formali e informali  DIFFERENZA TRA LEADERSHIP AUTORITARIA E LEADERSHIP DEMOCRATICA   La leadership AUTORITARIA é severa e diretta